...è il romanzo di vita rurale di Gianni Tortini, il Maestro di San Daniele Po. Leggendo questo libro ci si infanga le scarpe. Si respira il freddo umido della nebbia golenale. Si sentono gli sbuffi delle narici irrorate di sangue bollente dei cavalli da tiro. Si immaginano le schiene piegate e sudate dei contadini con le maniche delle camicie avvolte sopra il gomito. Si sente la “macchina da battere” che non si ferma finché non si ha finito, tra la pula svolazzante e la polvere che intona di seppia le immagini rendendole antica vita rurale indelebile nelle menti degli abitanti della pianura. “Il tuo cane non è marrone, è rosso terra di Siena...”. Così mi incuriosì Elvino Montagna mentre mi facevo trascinare da Furia, il setter irlandese compagno di caccia di mio padre. Io troppo piccolo, con le ginocchia perennemente incrostate, conobbi così il “Pittore rurale”, l’uomo capace di dare immagine concreta ai racconti di Tortini. Mi piaceva disegnare, ma non avevo tempo da perd
l'espressione di curiosità quale anello di congiunzione tra apatia e conoscenza.