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KEY BISCAYNE

E' strano, passare in pochi minuti dall'ombra dei grattacieli di una grande metropoli al turchese cristallino dell'oceano. E' la prima sensazione che si prova lasciandosi alle spalle l'imponente downtown di Miami per affrontare il ponte chilometrico accompagnato di palme ed immerso nell'azzurro più intenso della baia di Biscayne. Il mare calmo, qualche pellicano in volo, alcuni ibis sulle mangrovie e, al contrario di quanto ci si aspettasse, poca gente.
Si passa dai ritmi frenetici imposti dalla city alla calma piatta ed anomala che avvolge l'isola. L'ingresso è un parco di mangrovie, sito di nidificazione di numerose specie di uccelli, protetto, dove il divieto d'accesso consente il mantenimento di una splendida riserva alla periferia di una grande città. Atraversiamo longitudinalmente l'isola per raggiungere un parco naturale segnalato sulla Routard. Ingresso a pagamento, ma sarebbe stato strano il contrario. Poca gente in alta stagione, una situazione completamente diversa dalle affollate località turistiche italiane.
Dopo circa due ore di macchina ci fermiamo nel parco attrezzato per un frutto ed un sorso d'acqua. Attirano la nostra curiosità alcuni scoiattoli ma dopo qualche scatto, un passante richiama l'attenzione indicando con la mano una posizione ben precisa tra gli alberi. "Racoon" dice, ci circorcoscriveva da qualche minuto, sospettoso, nell'ombra, intimidito dai nostri movimenti decisi ma convinto ad avvicinarsi nella speranza di recuperare del cibo. Proviamo ad invitarlo con uno sneck, tentativo che convince l'animale ad abbandonare ogni timore. Lory porge il cibo, io mi limito ad osservare e riprendere. L'orsetto lavatore si avvicina, mesto ma attratto dalla leccornia, ed alla distanza opportuna si innalza in postura eretta aiutato dalla lunga coda, con le zampe anteriori protese ad afferrare il dono.
Un'esperienza emozionante che lascerà indelebile un lieto ricordo, l'incontro tra l'uomo e la natura, nel parco delle mangrovie alla periferia della metropoli.

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