Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2018

PARMA ROMANA RIVIVE: IL PONTE ROMANO DI PIAZZA GHIAIA

Un magnifico esempio di rigenerazione urbana capace di coniugare fruibilità cittadina ad archeologia, storia e bellezza è quello del recupero del vecchio ponte romano sul paleoalveo del Parma, nel sottopasso di Piazza Ghiaia (piazza che deve il nome proprio alla ghiaia del fiume). Un raro e meraviglioso esempio di come una sinergia tra Comune e Università possa migliorare l'immagine di entrambe musealizzando.  Il sottopasso di Piazza Ghiaia è un piccolo nuovo "Museo" della città a gratuita disposizione dei cittadini.  Prezioso angolo urbano che merita di essere curiosato.

UNA WUNDERKAMMER IN PARMA

C’è una via lunga e stretta in Parma che si diparte da via Farini, la via della movida della città. E’ una via pavimentata in porfido, elegante e particolare, via Nazario Sauro, una strada nel cuore della città caratterizzata da un’infinità di piccoli negozi e locali differenti da quelli delle altre vie. Percorsi i primi metri ci si accorge immediatamente di trovarsi in una strada  particolare, sospesa tra la frenetica realtà cittadina ed il passato. I negozi, in gran parte retrò, si caratterizzano strada facendo fino ad arrivare al civico 16a, dove una piccola libreria, che meglio definirei come bottega, espone e commercia preziosi oggetti provenienti dal passato. Si respira aria di fiaba entrandoci ma non di fiaba classica infantile, sembra tuttalpiù di venire catapultati in un tempo lontano, magico, un mix tra le ambientazioni di Hogwarts e la Londra antica, quella che ancora riemerge da Portobello Road. Varcata la soglia della bottega, sormontata dal prezioso consiglio “ C

IN RICORDO DI ARTURO CURA'

San Daniele Po, piccolo paese del cremonese, vanta nella sua storia una grande tradizione di ospiti illustri. In passato furono soprattutto uomini sportivi, ciclisti invitati a gareggiare sul famoso “Circuito degli Assi”, che per i sandanielesi altro non è che il giro del paese. Coppi accompagnato dalla Dama bianca e Bartali tra i tanti. Purtroppo nel corso degli anni quella straordinaria   tradizione è poi svanita e per oltre 30, 40 anni, a parte sprazzi illustri grazie al Gruppo Culturale “Al Dodas”, nulla di rilevante accadde. Gli eventi con ospiti illustri ripresero poi per opera del Museo naturalistico paleontologico. Con lo sviluppo del Museo infatti, manifestazioni scientifiche presero vigore riportando personalità di spessore in paese, seppur di un ambito completamente diverso dai precedenti. Tra gli ospiti “scientifici”, studiosi e professori importanti che hanno calcato la scena sandanielese si ricordano i Professori universitari Giorgio Manzi, David Caramelli, Cl

NANNOFOSSILI CALCAREI: DALL'ANTICO MARE ALLA CITTA'

Questa è la storia di come alcuni frammenti fossili di alghe unicellulari marine sono diventati parte della facciata della Cattedrale di Parma. I nannofossili calcarei sono i resti di alghe microscopiche calcaree, planctoniche, vissute nei mari e negli oceani della Terra a partire dal Triassico superiore (circa 200 milioni di anni fa) fino ad oggi. Innumerevoli specie di questi microfossili hanno abitato nel tempo tutte le acque salate del globo generando, attraverso un rapido processo evolutivo caratterizzato da estinzioni, tournover e variazioni locali, le specie che ancora perdurano nei nostri mari. Queste alghe, appartenenti alla Divisione Haptophyta , hanno dimensioni piccolissime, inferiori ai 50 micron (1 µm = 1 × 10 −6 m). Per essere osservate necessitano di un microscopio polarizzatore a 1250 ingrandimenti ma la loro straordinaria abbondanza le rende talvolta visibili addirittura dal satellite. coccolite coccosfera proliferazione di phytoplankton vista

IL MARE ADRIATICO NORD ORIENTALE

(North west Adriatic Sea. Wunderkammer box, hand made by D. Persico, 2018)

LA BASSA

L'EVOLUZIONE UMANA SECONDO TROCO NEL MUSEO PALEOANTROPOLOGICO DEL PO

Da domenica 11 novembre 2018, nella rinnovata prima sezione espositiva permanente, presso il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po (CR), sarà possibile ammirare la nuova collezione di ritratti dei principali fossili di primati che hanno caratterizzato l'evoluzione umana. Un'intera collezione costituita da ben quindici dipinti realizzati ad olio con la consueta maestria dal paleoillustratore friulano Emiliano Troco, già collaboratore di vecchia data del Museo. I quadri, realizzati su tavolette di legno, sono stati segretamente realizzati e recentemente donati al Museo. Straordinario è l'impatto visivo, una nota artistico-scientifica capace di trasmettere, immediatamente e a chiunque, i passi salienti dell'evoluzione.  L'apparente gradualismo filetico mostrato dai calchi dei fossili messi in ordine cronologico, viene prepotentemente messo in discussione dalle sembianze somatiche delle fedeli ricostruzioni artistiche. Stacchi evolutivi sostanziali co