Questo post, relativo ad un piccolo frammento di carapace di una grande tartaruga di palude, rappresenta una osservazione che può divenire spunto di indagine scientifica. Il reperto, un piccolo frammento osseo di forma irregolare (L=51,6 mm; l=41,3 mm) e di elevato spessore (16,8 mm), appartiene certamente ad una tartaruga di notevoli dimensioni. Sulla superficie esterna, liscia e pianeggiante, si rinvengono numerosi forellini, del diametro medio di circa 2,6 mm e profondi da 0,52 mm a 1,99 mm, che secondo una prima impressione potrebbero essere attribuiti al consumo osseo del carapace ad opera di una patologia cutanea batterica o fungina come la SCUD ( Septicemic Cutaneous Ulcerative Disease ) o la USD ( Ulcerative Shell Disease ). Un'analisi più accurata della distribuzione dei fori rinvenuti però, mette in luce una loro disposizione ordinata secondo un arco stretto ed allungato. Tale forma, per analogia, può essere messa in relazione con la mascella di un predatore appar