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Visualizzazione dei post da 2010

Toccata e fuga al Museo di Storia Naturale di Verona...

... al quale siamo andati, con un'intera commissione di studio, per cercare spunti espositivi da utilizzare nella riqualifica del Museo di San Daniele Po. Il Museo di Verona è costituito da una collezione ricchissima, variegata, contraddistinta da eccellenti esemplari amalgamati nella norma espositiva scientifica. Un percorso espositivo obbligato che, dal passato eocenico di Bolca, attraversa sezioni di mineralogia, zoologia, evoluzione, biodiversità ed entomologia, passando attraverso un gabinetto naturalistico, fossili di mammiferi quaternari fino alla preistoria della bassa lessinia. Una sezione quest’ultima, a dir vero, ingiustamente trascurata. Certamente il Museo di Verona rappresenta un excursus naturalistico coinvolgente palesemente trasversale rispetto alle tempistiche di intervento museografico. Dalla “cattedrale di Bolca” in cui la straordinaria quantità di esemplari e la smisurata varietà di specie fossili lasciano il visitatore avvolto a meditare sull’immane catastrofe

Ritornare dall'Antartide e ritrovarsi Neanderthal

è, questo mio libro, un'idea nata all'improvviso, come una fiammella scatenata da braci che latenti sono rimaste molto tempo quiete sotto la cenere. Due missioni scientifiche in Antartide, il naturalista che indaga e che scopre l'ambiente polare per circa 6 mesi e poi il ritorno, nel caos della nostra società, dopo costrizioni estreme e l'acquisizione di nuove abitudini. Il ritorno alla normalità caratterizzato da una fuga continua, ogni news un nuovo problema; riorganizzare la vita? Uno stress dal quale fuggire, il cellulare come una pistola pronta a sparare ad ogni squillo. Perchè tutto questo? Pechè l'Antartide è unico. Il silenzio e gli spazi infiniti insegnano ad ascoltare i ritmi della natura: il sole che oscilla all'orizzonte, il ghiaccio che si fonde per qualche ora e poi risolidifica, i pinguini che arrivano a dicembre, lo skua che atterra in base all'ora di pranzo. Si impara ad ascoltare la natura e si comprende di esserne intima parte. Lo skua arr

PIOGGIA DI SASSI

Provare ad immaginare di volgere gli occhi al cielo e di vedere una "stella cadente". Dopo aver espresso il desiderio, provate a ragionare su che cosa sia, da dove arriva e dove potrebbe ess ere andata a finire. Spesso, i corpi che entrano nella nostra atmosfera perchè attratti dal campo gravitazionale terrestre, specialmente i più piccoli, non riescono a raggiungere il suolo perchè "bruciati" dalla nostra atmosfera. E di loro non rimane traccia? Rimane. Rimangono milioni di tracce che in minuscoli frammenti cadono continuamente come un'invisibile nevicata sopra le nostre teste. Queste "tracce" vengono chiamate MICROMETEORITI. Ne volete una prova? Cerchiamole ragionando. Le meteoriti sono principalmente ferrose, quindi un ottimo strumento per recuperarle potrebbe essere un magnete. Ora, si potrebbe andare in giro tutto il giorno tentando con la nostra calamita, oppure pensare a luoghi dove questi microcorpi potrebbero concentrarsi, individuando nei po

Ritornare dall'Antartide e ritrovarsi Neanderthal

Qualche piacevole anticipazione... (Disegni di Deborah Dilda) Pàus La grotta delle fate Punta musteriana Ursus spelaeus La tempesta

Ritornare dall'Antartide e ritrovarsi Neanderthal

Sono certo che nessuno di voi ha mai avuto l'occasione di guardarlo dal vero negli occhi. Vi assicuro che attraverso le profondità del suo arcaico sguardo può raccontare infinite avventure. 22 novembre 2010, ore 21.00 Biblioteca di San Daniele Po, venite ad incrociarne lo sguardo, vi mostrerò come ascoltarlo.

Finalmente in arrivo!!!

"RITORNARE DALL'ANTARTIDE E RITROVARSI NEANDERTHAL" Davide Persico Ed. Il Simposio delle Muse (16€) Da sabato 13 novembre 2010 in vendita presso la libreria " Il Simposio delle Muse" di Crema(CR) e successivamente nelle migliori librerie. Il libro sara' presentato: venerdi 12 novembre in anteprima alla fiera della microeditoria di Chiari (BS) lunedì 22 novembre alle ore 21.00 nella rassegna "i lunedì dopocena" presso la biblioteca di San Daniele Po (CR)

Io esisto perchè penso...

"...Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" (La Sacra Bibbia) "...Se si parte dall'assiona lapalissiano che nessun essere può crearne un altro ad esso superiore...E' evidente che voi non potete avermi creato, è chiaro che il mio creatore dev'essere più potente di me..." "Il Padrone ha creato dapprima gli esseri umani, esseri inferiori cui era più facile dare vita. A poco a poco li ha sostituiti coi robot, che si trovano già un gradino più su. E alla fine ha creato me (Cutie, modello QT-1), affidandomi il compito di rimpiazzare gli ultimi umani. Da ora in avanti, sarò io a servire il Padrone... ( Reason , 1941 in Io Robot di Isaac Asimov) “Chi ha creato il mondo? Dio. E chi ha creato Dio? Nessuno”. L’inghippo sta ovviamente nel fatto che, nel momento in cui si accetta l’esistenza di q

E se una volta sconfitte le erbe infestanti si dovessero affrontare i geni infestanti?...

Per la prima volta una pianta geneticamente modificata è stata osservata allo stato selvatico. Accade in North Dakota. Gli scienziati temono che possano minacciare la biodiversità. L'esperto italiano Rosellini: "Geni vagliati e considerati sicuri, nessun pericolo" di JACOPO PASOTTI ((http://www.repubblica.it/ambiente/2010/08/10/news/canola_ogm-6185318/?ref=HREC2-3) Aiuto, mi è scappata la canola Se l'ogm si riproduce in natura Piante di canola OGM si stanno propagando dai terreni agricoli del Nord Dakota, negli Stati Uniti, invadendo aree incoltivate. Le piante transgeniche possono dunque abbandonare i campi ed invadere le zone naturali circostanti. Lo sostengono alcuni scienziati statunitensi che hanno osservato, per la prima volta, la presenza di piante geneticamente modificate che si sono riprodotte in aree naturali, e che sono quindi una minaccia per la biodiversità. La scoperta, secondo gli esperti, avrà "implicazioni importanti" nelle politiche agricol

Cepaea nemoralis...

...vi dice nulla? La più "tropicale", per colorazione, delle chiocciole nostrane. Un areale di distribuzione vastissimo, tutta Europa, ed una caratteristica, o meglio tante: molte livree differenti. Cavolo, ma sono "Ecofenotipi"??? Mi dice una collega paleontologa troppo digiuna di evoluzionismo... ...Em...,forse..e,.. ma si dai, ma chiamiamoli varietà che è meglio. I testi indicano almeno 19 varietà di livrea, io mi sono proposto di ricercarle tutte, o la gran parte per lo meno. Ma qual'è il luogo migliore per incontrare la Cepaea? E la stagione? Bè, modestamente credo di aver trovato la risposta a questi quesiti. L'ideale è la golena del Po, durante la stagione primaverile, quando il fiume va, con calma, in piena stagionale. Pochi giorni fa, col livello del fiume piuttosto alto mi sono spinto all'interno della golena con il mio kayak, percorrendo da prima una cava artificiale, poi il fiume, poi una lanca ed infine una morta. Ecco quest'ulti

Eccoci qua...

...i cassetti cominciano a riempirsi. Ieri (sabato 19 giugno) c'è stata la piccola e troppo rapida trasferta in Val Camonica, che è però valsa altre due nuove specie da aggiungere alla collezione. Si potrebbero fare infinite considerazioni come quella che gli esemplari di Helix pomatia rinvenuti a Incudine(BS) sono stati tutti molto più piccoli di quelli comuni in pianura, oppure che l'esemplare di Cepaea nemoralis al contrario è risultato decisamente più grande dei numerosi rinvenuti nella golena del Po, ma bisogna essere realisti, poche ore e troppa fretta spesso sono responsabili di osservazioni affrettate che possono ingenerare facili errori. Perciò cauti con le osservazioni naturalistiche furtive, annoverando comunque due nuove specie in aggiunta alle altre 26 della neonata collezione: Arianta arbustorum e Euomphalia stringella . Elenco in aggiornamento:

Lumaga lumaghiin tira foora i to curniin...

Avete mai provato ad osservare le chiocciole di un territorio? L'abitudine e la superficialità portano spesso a credere che esistano soltanto due o tre specie, quelle normalmente visibili, più o meno abbondanti, dopo una pioggia di qualche ora. La realtà che si pone agli occhi del naturalista incallito è invece ben diversa da questo assunto frettoloso. I molluschi terrestri sono abbondantissimi sia come numero di esemplari sia come numero di specie, ed all'interno di queste specie abbondano pure le varietà e i morfotipi. Straordinariamente abbondanti sono pure gli endemismi. Ma pensandoci bene è normale che sia così...  La loro lentezza infatti favorisce spesso l'isolamento riproduttivo, accentuando quindi la velocità e l'incidenza del processo evolutivo. La maggioranza delle specie di molluschi polmonati è di piccole o piccolissime dimensioni, caratteristica che li rende spesso trascurabili o comunque poco visibili. Abitano il sottobosco, la riva del fiume, d

MALDIVE...

...delicato paradiso effimero che l'uomo sta gradualmente cancellando.

“L’avevo detto che il Neanderthal sarebbe arrivato..."

Venerdì 12 febbraio, a San Daniele Po, Davide Persico, autore del libro “Neodarwinismo l’evoluzione della teoria”, ha spiegato la genesi del suo scritto, dando un’interpretazione semplice e comprensibile della teoria Darwiniana, altrimenti ostica per i non “addetti ai lavori”. Il libro stesso, per la verità, è scritto con un linguaggio moderno, da “blog”, con intrecci di poesia e musica, con elementi autobiografici. Una favola moderna in cui scienza e vita si intrecciano alla perfezione, dove Guccini trova spazio vicino a Darwin, e una schiera di altri illustri scienziati. “Sono stato egoista”, esordisce Davide, “ho scritto il libro come piace a me, nella forma –un tascabile- e nei contenuti”. Insomma, il libro che vorrebbe avere sul suo comodino. Questo è perfettamente percepibile leggendolo: in ogni riga vi è tutta la passione per questa materia, l’entusiasmo di ogni scoperta -piccola o grande che sia- che ha determinato la genesi e la costruzione del saggio. Elementi di vita persona

DARWIN DAY 2010 SAN DANIELE PO (CR)

E' stato certamente il miglior compleanno 2010 che Sir Charles abbia avuto. Relatori importanti, organizzazione impeccabile, folla soddisfatta, grandi titoli sui giornali ed un ospite assolutamente unico: Pàus, l'uomo di neanderthal del fiume Po. Un particolare ringraziamento ai fautori della conferenza scientifica Giorgio Manzi, David Caramelli, Claudio Tuniz e Mauro Cremaschi. Un pensiero particolare alla Dott.ssa Raffaella Poggiani Keller, Soprintendente per i Beni Archeologici della Lombardia, all'Architetto Francesco Pagliari consulente del Sistema Museale Cremonese, all'Assessore alla Cultura della Prov. di Cremona Chiara Cappelletti e a Sua Eccellenza il Prefetto di Cremona Dr. Tancredi Bruno di Clarafond, per aver preso parte all'evento esprimendo parole di elogio e di stima. A tutti questi protagonisti un caloroso grazie dal Museo e dal Comune di San Daniele Po. Davide Persico

NEODARWINISMO recensione da Cremonaonline.it

Scrive Daniel Dennett che”l’idea di Darwin è un solvente universale, capace di incidere nel profondo ogni cosa visibile” solo che, aggiunge con tocco di sapienza zen, quando il solvente ha svolto il suo compito, ogni cosa non è più la stessa, la realtà appare più definita e nitida. Questo introduce un discorso più ampio e socialmente pervasivo riguardo all’evoluzione della teoria dell’evoluzione, dal momento che Darwin non ha inteso porre un fondamento indiscutibile ma solamente uno strumento di interpretazione della natura che, nel corso degli anni, si è fatto ubiquo, interessando discipline diverse dall’antropologia alla sociologia, alla politica, all’economia. È proprio in questa ottica che si colloca l’opera di Davide Persico, paleontologo ricercatore presso l’Università degli Studi di Parma, inviato dal PNRA in Antartide nell’ambito di una missione internazionale di ricerca sui mutamenti climatici, che in occasione del bicentenario della nascita del grande naturalista inglese h