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Visualizzazione dei post da 2009

L'ARTE DELL'EVOLUZIONE

Ernst Haeckel (Potsdam, 16 febbraio 1834 – Jena, 9 agosto 1919) è stato uno zoologo, ecologo e filosofo tedesco. Laureato in medicina alla Humboldt Universität di Berlino, dove ebbe fra gli insegnanti il fisiologo e ittiologo Johannes Peter Müller, compì ricerche di biologia marina e gli fu offerta la cattedra di zoologia all'università di Jena. Fervente sostenitore dell'evoluzionismo è talvolta riferito come il più famoso "darwinista" dell'Europa continentale. Ciò è vero solo in parte, le sue teorie sono frutto della fusione delle visioni di Goethe e della sua "teoria delle metamorfosi", del trasformismo di Jean-Baptiste Lamarck e della "discendenza con modificazioni" di Charles Darwin. È noto soprattutto per la sua "legge biogenetica fondamentale" (che riprende l'idea della ricapitolazione in forma scientifica) e per la "teoria della gastrea". Tuttavia non meno importanti sono la "teoria del carbonio" per l

EFFETTO SERRA? NON ESISTE!

Scusate questa divagazione in ambito politico, cosa non certo di costume per l'anello mancante, ma quando la politica invade gli ambiti scientifici in genere se ne sentono delle belle, e questa è troppo grossa per essere taciuta... Pdl all'attacco di Kyoto e Ue Mozione a firma Dell'Utri (Noto esperto di tematiche ambientali...) : "Cambiamenti climatici modesti, e comunque non dannosi" di ANTONIO CIANCIULLO (da Repubblica.it) I cambiamenti climatici non esistono. E se esistessero farebbero un gran bene. Parola di Pdl. Non è una barzelletta. E' una mozione che porta, tra le varie firme di esponenti della maggioranza, anche quelle di Dell'Utri, Nania e Poli Bortone (famosi climatologi oggi fortunatamente prestati alla politica) . In polemica con la Commissione europea che dà "per scontata l'attribuzione della responsabilità del riscaldamento globale in atto da circa un secolo nell'atmosfera terrestre all'emissione dei gas serra antro

LAMPI DI PREISTORIA...

La famiglia delle Cycadaceae comprende unicamente il genere Cycas, limitato alle regioni tropicali. La particolare distribuzione di queste piante, che mostrano alcune importanti disgiunzioni e discontinuità, testimonia il loro carattere relitto. Si tratta, infatti, di un gruppo molto antico, che nel Cretaceo ebbe il massimo sviluppo. L'aspetto generale di queste piante ricorda le palme, con un fusto non o poco ramificato, alto fino a 20 metri nelle specie più grandi, spesso ricoperto dalle basi fogliari, con foglie molto grandi, pennate o bipennate, disposte a spirale all'apice del fusto, dove formano una corona. Accanto alle foglie assimilatrici vi sono anche foglie non verdi, lanuginose, la cui funzione è quella di proteggere le gemme. Nella parte radicale si trovano delle radichette secondarie con ingrossamenti coralliformi che ospitano colonie di alghe azzurre, quali Nostoc e Anabaena, e batteri. Le Cycadaceae comprendono solo specie dioiche, con fiori maschili (microsporof

DARWIN TRA GLI STUDENTI DI PAVIA

DA 200 ANNI CHARLES ROBERT DARWIN

Si dice che per raggiungere l’immortalità sia sufficiente scrivere un libro, piantare un albero o avere un figlio, Charles Darwin viene ricordato sopratutto per aver cambiato il concetto di vita sul nostro pianeta. La sintesi moderna della sua teoria viene oggi identificata col termine Neodarwinismo che rappresenta il coronamento di un intenso lavoro di ricerca operato dal progresso scientifico. Nuove e nuovissime scoperte, generate da altrettanto nuove discipline e metodologie di approccio sperimentale, stanno copiosamente contribuendo ad arricchire l’opera darwiniana, sgrossandola dalle approssimazioni dovute all’antica mancanza di nozioni (es. genetica) e comprovandone i concetti fondanti con la scoperta di nuove prove a sostegno. Si è scritto molto in questi tempi d’anniversario sul personaggio, sulla sua teoria, sul suo ormai famoso viaggio, sulle sue interrelazioni personali, i rapporti epistolari, le pubblicazioni e le conoscenze naturalistiche. Le celebrazioni avvenute in n

LA TARTARUGA UN TEMPO FU...

News by Geology: Fossile di tartaruga cambia la storia del clima dell'Artico: era tipica delle acque dolci dell'Asia e può essere migrata solo in un clima caldo e di conseguenza, un polo Nord privo ghiacci. Un fossile di tartaruga di 90 milioni di anni fa modifica le conoscenze finora note del clima dell'Artico. La Aurorachelys gaffneyi (tartaruga dell'aurora), rinvenuta nel 2006 da John Tarduno dell'Università di Rochester e Donald Brinkman dell'Alberta Royal Tyrell Museum sull'isola Axel Heiberg, nell'estremo nord canadese, è stata descritta sull'ultimo numero della rivista Geology. La particolarità è che questa famiglia (ora estinta) di tartarughe di acqua dolce era tipica della Mongolia, a migliaia di chilometri dal luogo dove è stato rinvenuto il fossile. «Sappiamo che esisteva un interscambio tra Asia e Nord America nel Cretacico superiore», spiega Tarduno, un geofisico che ha misurato il paleomagnetismo dell'isola Axel Heiberg. «Ma q

CAPITA A VOLTE...

... di sentire un subconscio richiamo, un presentimento sottile, un solletichio dentro lo stomaco che ti impone di partire, andare in un luogo perché sai che qualcosa ti attende, che la scoperta è dietro l’angolo, che la scarica adrenalinica del ritrovamento è un potentissimo piacere che non puoi farti mancare. Allora decidi in 5 minuti di andare, la macchina fotografica per immortalare l’attimo, l’attrezzatura necessaria e poi via fino al sito, quel luogo ormai ben esplorato, da molti conosciuto ma che il presentimento rivela celare ancora qualche segreto nascosto, come uno scrigno aperto a tutti quanti che in qualche modo ha un doppio fondo solo per te. Si va, anche se è il 31 dicembre, il freddo della bassa punge saturo di umidità, le piante imbiancate di gelo, la terra ghiacciata nera e fangosa sotto i piedi. Nessuno nei dintorni, non un suono, non un uccello, nulla. Dieci minuti e poi solo tu, in un universo di frammenti di manufatti, l’occhio vigile a scrutare qualche forma con