L’evoluzione delle specie è un cambiamento, non necessariamente migliorativo, spinto dalla selezione naturale. La teoria dell’evoluzione venne presentata per la prima volta al pubblico nel 1859 mediante la pubblicazione del libro “Sull'origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita” di Charles Darwin. Si tratta indubbiamente dell’opera scientifica che ha radicalmente cambiato l’idea della vita sul nostro pianeta, per questo rappresenta facile terreno per interpretazioni e strumentalizzazioni. La lotta all’evoluzionismo, effetto di coda dei movimenti proecclesiastici statunitensi, è uno degli elementi che hanno caratterizzato l’ultimo decennio di politica italiana. Dalle scuole all’università, dai più prestigiosi centri di ricerca alla piazza la parola d’ordine è stata bandire Darwin, bollando la sua teoria come superata e antiscientifica. Posizioni, quelle della politica, antistoriche e anticulturali a dir poc
l'espressione di curiosità quale anello di congiunzione tra apatia e conoscenza.