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Visualizzazione dei post da 2007

GIORNO 75

Sono seduto al solito posto, come ogni mattino dopo colazione. Un posto riservato informalmente nel rispetto di abitudini che qui diventano spesso maniacali. Ogni persona allo stesso posto ogni giorno, agli stessi orari, con lo stesso lavoro… Leggo per prima cosa le email, come sempre, provando l’emozione che generalmente si prova prima di scartare un qualsiasi regalo. Da qualche giorno il sole è più caldo, la bufera della scorsa settimana è per ora soltanto un ricordo e l’aumento di temperatura ha sciolto tutta la neve trasformando le strade in ruscelli fangosi. McMurdo è un luogo strano, asfittico per certi versi ma confortevole e pratico per altri. Permanenze prolungate fanno regredire la mente e ci si rende conto delle stranezze delle persone che qui vivono quasi stabilmente con eccessi nel vestire o nei modi di fare che diventano indispensabili per riuscire a distinguersi dal resto dell’omogenea comunità. La base è caratterizzata da assenza totale di qualsiasi valore estetico. Ci

COME E’ PICCOLO IL MONDO…

Qualche giorno fa, ricontrollando la posta del Museo di San Daniele Po, tra le centinaia di porcherie pubblicitarie e finti annunci, un’email ha attratto la mia attenzione facendola risparmiare dalla cancellazione definitiva. Il mittente, un signore di Buenos Aires, Aureliano Galli, che ricercando notizie in rete sul suo paese natale, San Daniele Ripa Po ha trovato il sito del museo e l’anellomancante. Un contributo quello di internet che ha permesso a due persone così lontane dalla propria piccola realtà cremonese di incontrarsi e di conoscersi avvicinandosi virtualmente. Sono sufficienti le poche righe di seguito per far capire il vero significato e la vera utilità di un blog, un luogo virtuale che compare con un click e che collega le parti più remote del pianeta permettendo a chi vuole di partire o semplicemente di ritornare a casa… Internet è in assoluto la più grande fonte di comunicazione, conoscenza e democrazia che sia mai esistita. Chiunque può dire, fare, cercare e trovar

LA STORIA NELLA ROCCIA...

Non ho una grande esperienza geologica, nel senso che in genere la mia partecipazione a progetti scientifici consiste in analisi di laboratorio, pertanto le poche esperienze sul campo derivano da iniziative personali o da sporadiche escursioni legate comunque alla paleontologia. Anche questa volta, infatti, il field trip cioè l’escursione geologica, non è direttamente collegata al progetto di ricerca ma rappresenta, oltre che un ottimo compendio di geologia antartica, uno degli itinerari più ambiti per qualsiasi appassionato di Scienze della Terra. Le Dry Valley o valli secche, sono lunghe valli localizzate nella catena Transantartica tra le cime coperte dalla calotta polare permanente e la linea di costa dove inizia il ghiaccio marino, enormi canali che scorrono tra vette altissime fino al mare incanalando i fortissimi venti catabatici. Per questo motivo le valli risultano interamente prive di ghiaccio e neve, con sedimenti e rocce in bellavista, aspetto questo ultimo che le rende a

E’ L’ORA DELLA RICREAZIONE

E’ il 4 dicembre 2007, ci si avvicina a grandi passi alla partenza che sarà, salvo imprevisti meteorologici il giorno 11 dicembre. Salvo imprevisti appunto, quelli che per giorni hanno ritardato l’arrivo delle carote in base e che ora fanno rimandare giorno dopo giorno l’escursione in elicottero nelle valli secche, un itinerario geo-paleontologico che pochi al mondo hanno la fortuna di vedere e che, pur essendo ad un tiro di schioppo, per questi imprevisti si rischia di saltare. La domenica è strascorsa spensierata e piacevole, in parte presso Scott Base ed in parte a McMurdo. Era organizzato per i membri del turno di notte un pranzo alla base neozelandese con escursione ricreativa tra le creste di pressione che si trovano proprio di fronte alla stessa. Un pranzo piacevole, ben cucinato e una buona compagnia hanno contraddistinto l’attesa per l’escursione. La piattaforma di Ross, il ghiaccio marino di fronte a Scott Base si increspa a seguito dell’incessante pressione legata all’avanza

COME UN CACO A SETTEMBRE...

Millecentotrentotto metri e cinquantaquattro centimetri, lunghissimo da scrivere, ancora di più da tagliare. E’ la profondità raggiunta sotto il fondo del mare dal drill, cioè i metri di carota estratti nel corso della missione on-ice ANDRILL SMS. La perforazione si è conclusa oggi, venerdi 30 novembre 2007 alle ore 8.00 del mattino. Il morale del gruppo è buono, anche se problemi relativi alla datazione delle rocce, lasciano in un’incertezza che accompagna i lavori fin dal primo giorno. Pochi fossili indicativi e pochi livelli vulcanici rendono le analisi stratigrafiche particolarmente complesse ed incerte. La conclusione di un lungo periodo di fatica contribuisce però a stemperare gli animi rendendo questi ultimi giorni più piacevoli. L’attesa per la partenza comincia inoltre a farcire d’allegria e buon umore i partecipanti ormai ridotti a controfigure delle persone giunte due mesi fa a McMurdo. Da tempo si litiga per banalità come un turno di lavoro in più, gli orari sballati di qua

ANTARTIDE: 20 MLN DI ANNI FA CLIMA MOLTO PIU' MITE

ANSA: 28-11-2007 10:36 ROMA - Era un clima molto piu' mite, quello che l'Antartide aveva intorno a 20 milioni di anni fa, e un aspetto simile a quello della punta meridionale del Sud America. Poi e' avvenuto un raffreddamento progressivo che ha trasformato il continente nell'immensa distesa ghiacciata che conosciamo oggi. E' la storia che hanno cominciato a raccontare, e della quale promettono di rivelare i segreti, i sedimenti e i fossili prelevati dal mare di Ross, nell'ambito progetto internazionale Andrill (Antarctic geological drilling). Andrill e' uno dei progetti organizzati per l'Anno polare internazionale e al quale l'Italia partecipa con il Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra). I risultati ''superano ogni aspettativa'', dicono i responsabili del progetto, l'italiano Fabio Florindo, dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), e lo statunitense David Harwood, dell'Universita' de

FINALMENTE SI E’ ROTTO IL GHIACCIO

S crutavo la banchisa di fronte alla base da diversi giorni, da quando gli skua iniziarono ad arrivare preludendo alla bella stagione. Nessuna macchia scura sul ghiaccio, nessuna bandierina nera che preannunciasse qualche crepaccio, nulla che potesse far pensare all’arrivo imminente di qualche foca. Poi arriva l’ora del meeting mattutino, il caso vuole che un arrivo anticipato mi spingesse ad ammirare il panorama del mare di Ross, di fronte al rifugio di Scott. Localizzata non lontano, tra una mela e un pistel bully, eccola crogiolarsi al sole con uno splendido manto scuro solo parzialmente picchiettato di macchie chiare. Si rotola quasi immobile, indisturbata da qualche ora. La osservo col cannocchiale, cercando di ipotizzare la via più breve e sicura per raggiungerla. Poco di lato ecco le bandierine scure che segnalano, come confermato poi durante l’avvicinamento, un foro artificiale nel ghiaccio, l’apertura dalla quale la foca di Weddel è fuoriuscita qualche tempo fa. Mi avvicin

GRANDE GINO!!!!

D a qualche tempo tra i partecipanti di ANDRILL si è aperto un concorso fotografico suddiviso in 12 categorie con scopo finale la creazione di un calendario. Nella categoria "life at Crary Lab" ha trionfato questa mia foto, il soggetto è Gino, il pesce adottato dagli italiani e fotografato tempo fa nell'acquario. Che centra un pesce con la "vita al Crary Lab"? Provate voi a passare una vita intera in questo luogo.....grazie Gino!!!

INCONTRO RAVVICINATO

Dopo oltre un mese di duro lavoro interrotto a sprazzi dalle condizioni meteo avverse, il gruppo del turno di notte ha potuto riposarsi con un giorno di vacanza che a causa del mio ruolo, è slittato al giorno dopo. In previsione c’era una visita al Drill site, nulla di che, ma comunque un’utile esperienza ed il pretesto per la ricerca, seppur remota, di qualche incontro ravvicinato con la fauna locale. Partiamo in quattro con un pickup cingolato uscendo dalla base ed aggirando l’enorme aeroporto collocato di fronte a McMurdo. La strada passa intorno alla pista aggirandola a distanza di sicurezza, dividendosi poi in diverse direzioni. Raggiunto lo svincolo imbocchiamo la via che conduce al sito localizzato a circa 40 chilometri, verso il margine dell’ice shelf, dove ghiaccio ed acqua si scambiano i ruoli. Il viaggio è monotono e noioso, un’infinita distesa bianca percorsa con un mezzo lento, costeggiata da una parte dall’Isola di Ross, e dall’altra dai ghiacciai dalla catena trans

IN THE EYES OF SKUA

Stava in agguato da qualche ora in attesa di qualche sventurato che uscisse dalla mensa con un pasto. Mi sono avvicinato per scattargli qualche immagine e mi sono accorto che i suoi occhi riflettevano la mia.

IL VIAGGIO PROCEDE INCESSANTE

Finalmente è l’estate. Dopo un tormentato ottobre il bel tempo ha preso il sopravvento consentendo un completo e continuo svolgimento dei lavori. Paradossalmente le condizioni meteo favorevoli hanno surclassato tutti di lavoro, limitando il tempo libero per le uscite. Già in programma però vi sono alcune escursioni nelle Dry Valleys, le valli secche incastrate nei monti transantartici, caratterizzate da assenza di ghiaccio per il microclima particolare ed al vento forte. Mentre scrivo il drilling ha raggiunto la profondità di 780 metri sotto il livello del mare, raggiungendo un intervallo temporale corrispondente al Miocene medio/inferiore. Le giornate a McMurdo sono scandite da un ritmo frenetico e monotono. Sveglia alle 20.00, inizio del turno di lavoro alle 22.00, pranzo a mezzanotte e di nuovo al lavoro fino alle 5, 6 del mattino. La giornata si interrompe alle 10.00 con la conclusione del meeting giornaliero durante il quale vengono presentati al gruppo i risultati raggiunti nelle

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA...

figuriamoci uno skua...

CONDITION 1

Questa notte siamo stati investiti da una tempesta antartica vera, di quelle che non si scordano più. A mezzanotte McMurdo in CONDITION 1, vale a dire ognuno stia dove si trova senza uscire per nessun motivo; vento fortissimo, visibilità ridottissima e temperatura -50°C. Credo comunque che la foto renda abbastanza l'idea.

SOSPESI NEL TEMPO...

La sonda retrocede nel tempo. Sporadici frammenti di organismi sconosciuti comunicano alcune imprecise informazioni sul tempo in cui hanno vissuto, poi la roccia, quella stratificata e diversificata sotto il fondo del mare sorprende tutti quanti. Trecento metri di solidi conglomerati e diamictiti ed all’improvviso dal pozzo una risalita per diverse decine di metri d’acqua e sabbia che blocca i meccanismi di perforazione costringendo ad un imprevisto blocco dei lavori. Stop meditativo e poi la decisione: ritiro immediato delle aste di perforazione ed iniezione di cemento a presa rapida per consolidare uno strato che si pensava solido e roccioso ma che inaspettatamente ha mostrato la propria fluida natura. Si ristudia il profilo sismico utilizzato per prevedere quali strati si sarebbero incontrati durante la perforazione, sembra che un segnale simile a ciò che si è appena incontrato, si ripresenterà a 650 metri, la speranza è che la struttura resista e che si possa continuare a perfor

L'EVOLUZIONE DELL'UOMO? QUESTIONE DI VEDUTE

Q uesto post "speciale" vuole essere un omaggio al Museo Naturalistico Paleontologico di San Daniele Po che da pochi mesi ha ottenuto il riconoscimento regionale ed il 10 dicembre riceverà durante una cerimonia ufficiale una targa di riconoscimento in merito. L'occasione è inoltre il modo per augurare buona fortuna a tutti i ragazzi impegnati nella realizzazione ed inaugurazione della mostra temporanea sull'evoluzione dell'uomo. Impossibilitato a presenziare riporto il testo del mio intervento introduttivo proposto all'inaugurazione con un filmato da McMurdo. Un in bocca al lupo ragazzi, fate vedere di cosa siam capaci! "L’evoluzione dell’uomo è da sempre considerato un argomento scottante in quanto l’uomo, difficilmente riesce a riconoscere se stesso come animale. Tecnologia, benessere, moda, medicina e scienza in generale, spesso mascherano le reali motivazioni biologiche di determinati comportamenti umani, rendendo ancor più incomprensibili, per esempi

SUPER NEWS!!!

Fedeli internauti non mancate di acquistare dal 5 novembre il numero 22 del bimestrale scientifico Darwin: contiene un articolo del Dr. Fabio Florindo (Capo progetto italiano ANDRILL SMS) sulla ricerca geologica antartica per la comprensione dei cambiamenti climatici globali. Le foto contenute sono un mio contributo all'articolo, le stesse pubblicate lo scorso anno su: www.anellomancante.blogspot.com!!!!

LA NOTTE DELLE STREGHE...

E’ il 27 ottobre, a McMurdo si festeggia Halloween, in un’atmosfera che sfiora il grottesco. Condizioni estreme, vento forte, una coltre di nubi grigie sta per investire la base scavalcando Observation Hill, la montagnola vulcanica che sovrasta la base e che porta alla sommità la spettrale croce commemorativa di Scott e della malcapitata spedizione antartica. Questa notte non si lavora, per lo meno la mia squadra che in perfetta sincronia con le operazioni al drill site ha terminato i lavori in attesa della manutenzione e dei cambiamenti di lunedì. Si riprenderà a perforare dai 220 metri cui si è giunti qualche giorno fa, con carote più piccole in diametro che ci accompagneranno fino a metà novembre, quando un ultimo cambio concluderà le operazioni di ANDRILL SMS on-ice. Un mese di tempo quindi a partire da oggi, dalla notte delle streghe dove con rito pagano si rievocano l’orrido e la morte e ci si esibisce con costumi improvvisati e sgualciti, dando all’Antartide una atmosfera anc
"La quiete dopo la tempesta"

CONDITION 2

Il calendario di volo degli elicotteri scandisce i tempi di lavoro determinando la quantità di carote che giornalmente giungono in base. Oggi è domenica, o lunedì…Vivere la notte a cavallo delle giornate per giunta con luce continua, non aiuta di certo ad orientarsi nel tempo. Sta di fatto che la domenica gli elicotteri non volano, quindi l’appuntamento serale con la quotidiana dose di carote è saltato. Si lavoricchia nei laboratori tirando mattina, comunicando a casa o rifugiandosi in qualche occasionale hobby appositamente portato per lo scopo. Mentre scrivo, da ore, una nevicata tranquilla avvolge la base dando un sentore natalizio che da anni non respiravo. Parlando tra italiani, il veterano di turno mette in guardia: “In Antartide è normale che dopo una bella e consistente nevicata, si alzi un vento infernale che spazza via tutto bloccando ogni attività. Se l’intensità la si può immaginare, non si può certo prevedere la durata, qualche ora o qualche giorno”. Il vento è iniziato. L

UNO, DUE, TRE METRI...

15 ottobre 2007. Ho dormito forzatamente l’intero pomeriggio, in attesa della carota che secondo previsione arriverà verso le 22.00. Da diversi giorni un virus influenzale mina la mia salute, nulla di grave sia chiaro, ma il malessere non consente certo di svolgere al meglio il proprio lavoro. Il mio primo virus polare, la mia prima visita medica antartica, esperienze delle quali avrei fatto volentieri a meno ma che il caso ha voluto si compissero. L’obiettivo da diversi giorni era giungere in forma al momento dell’arrivo dal Drill site, con l’elicottero, della prima scatola di alluminio contenente i cilindri di roccia. Tre metri soltanto, pochi per gli esigenti ricercatori, giusti per la mia squadra che inesperta si presta ad imparare il nuovo lavoro. Tre metri rappresentano quindi un’ottima palestra per i ragazzi. Arriva la chiamata in laboratorio, l’elicottero sta atterrando in attesa dei curator col pickup a prelevare il carico. Partiamo in due, i due capi squadra, Simon Nielsen, p

IERI, L'ANTARTIDE

N on perdete tempo a chiedetevi se l'immagine sia vera o se sia stato utilizzato un fotoritocco...chiedete soltanto alla vostra mente se riesce a concepire un luogo dove la mezzanotte si presenta purporea e sfavillante, riflessa da un tutt'uno indefinito composto da cielo, mare e ghiaccio.

SORPRESA A DUE PASSI DAL DRILL SITE...

** pinguini imperatore** (Foto by Simona Pierdominici)

COSE DELL’ALTRO MONDO…

La missione ANDRILL SMS è ufficialmente iniziata da oltre 10 giorni, e non senza qualche intoppo. Ai problemi tecnici legati ai voli per il raggiungimento della Nuova Zelanda, si è aggiunta la più importante e, speriamo, reversibile mancanza del co-chief (capo progetto) italiano, il Dr. Fabio Florindo dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Roma. In sua mancanza è il veterano di maggior esperienza a farne le veci, incarico preso responsabilmente dal Professor Franco Talarico dell’Università di Siena. Lunedì 8 ottobre, in seguito ad una riunione con l’altro capo progetto ed il responsabile scientifico della missione, oltre che a informazioni incoraggianti giunte dal Drill Site, si è deciso di accompagnare il gruppo distaccato di tecnici e ricercatori che opererà sulle carote direttamente dopo l’estrazione al sito. Ottanta chilometri, tra andata e ritorno da percorrere con un pistel bully, cingolato molto versatile, a 8 posti, in grado, grazie all’ampia superficie di appoggio, di pe

UNA NEWS IMPORTANTE... (ma non troppo?)

Premio NOBEL PER LA PACE ex aequo ad Al Gore e Ipcc Il comitato norvegese a Oslo ha scelto l'ex vice presidente Usa e l'organizzazione dell'Onu tra 181 candidati, decidendo così di dividere in due il premio da 1,5 milioni di dollari. Fonte ANSA L 'Ipcc, Intergovernmental panel on climate change, è il comitato scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization (Wmo) e l'United Nations Environment Programme (Unep) allo scopo di studiare il riscaldamento globale. I rapporti periodici diffusi dall'Ipcc sono alla base di accordi mondiali quali la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) e il protocollo di Kyoto che la attua. Il comitato è organizzato in tre gruppi di lavoro: il primo incaricato di valutare gli aspetti scientifici dei fenomeni; il secondo le conseguenze del cambiamento climatico e le possibilità di adattamento; il terzo analizza le soluzioni per limitare le emissi

ATTIVITA' "CONGELATE"

Sono trascorsi ormai diversi giorni dall’arrivo a McMurdo. Il sole cristallino riflesso dal ghiaccio è da qualche giorno soltanto un ricordo poiché una tormenta attanaglia la base sbiancando l’orizzonte e limitando fortemente la visibilità. White out viene definito il fenomeno, quando nubi a terra e polvere di ghiaccio nascondono ogni cosa creando una fitta ed impenetrabile cortina. Durante questo fenomeno la temperatura si abbassa a - 30/-40°C ed ogni atti vità esterna viene bloccata, sorte toccata anche agli arrivi di nuovo personale direttamente da Christchurch. La maggior parte del gruppo di ricerca sarebbe dovuta arrivare l'8 ottobre, ma prima un guasto al C17, poi le avverse condizioni metereologiche hanno obbligato ad un cambio di programma. ANDRILL si sta organizzando. Dei due pozzi inizialmente previsti si è optato per uno solo, di 1000 metri, posto nel mezzo della distanza prevista tra i due iniziali. Una scelta questa, dettata dalla necessità di ottimizzare i tempi in

RITORNO

L’Antartide è rimasto, per tutto il tempo intercorso tra la fine della passata missione ed oggi, una memoria di ghiaccio, freddo, colori e libertà, che ritrova nel momento dell’arrivo, l’emozione in assoluto più indimenticabile. La sensazione della luce polare che penetra il ventre spalancato dell’immenso cargo è un istante che segna l’intera vita. La partenza da Christchurch è avvenuta in completa tranquillità. Sotto una fitta pioggerella primaverile, ricordo per i prossimi tre mesi, è partito il viaggio di circa 6 ore alla volta di McMurdo, la base americana che, appena uscita dalla morsa invernale, si appresta ad essere ripopolata. In questi momenti ogni dettaglio, oggetto, situazione, viso, anche il più sconosciuto, viene inconsapevolmente raccolto in un policromo e caotico mosaico che solo dopo giorni di ambientamento risulterà chiaro e delineato ricordo. Circa cento persone, per lo più sconosciute, ordinatamente sedute l’una di fianco all’altra nella stiva del C17 della US AIR