(...) Raggiungemmo una zona collinare piuttosto bassa, ricca di ruscelli e perfetta per trascorrervi la notte. I tre uomini ci accompagnarono in questo luogo che noi pensavamo solo di passaggio, con il fine di farci comprendere l'esistenza di altri uomini e donne in questi luoghi. In realtà in quelle valli non vi erano altri Clan, però sull'intero versante rivolto a tramonto, numerose ed infinite schegge di pietra tagliente erano adagiate disordinatamente sul terreno. Concentrate in alcuni punti o sparse in giro in modo sconclusionato, erano schegge tipiche o manufatti grandi, "primitivi", ottenuti distaccando poche schegge da un ciottolo per renderne tagliente un profilo . Una tecnica molto arcaica che oserei definire poco efficace, ma a quanto pare molto impiegata da chi, prima di noi, ha abitato o frequentato questi luoghi. Moltissime però erano anche le schegge ottenute con la nostra tecnica, molte e taglienti, ricavate probabilmente recentemente, per rielaborazio
l'espressione di curiosità quale anello di congiunzione tra apatia e conoscenza.