Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2012

Primo ritrovamento di un livello di provenienza dei vertebrati fossili delle alluvioni dell'Adda e del Po, in provincia di Cremona

Persico D., Ravara S., Mantovani E. Abstract Si è individuata, per la prima volta, la formazione sedimentaria da cui si ritiene possa provenire un’abbondante associazione paleontologica di resti di mammiferi quaternari delle alluvioni del fiume Adda e del fiume Po, nella regione compresa tra Pizzighettone (CR) e Cremona. Una ricerca storico-bibliografica, basata sulla localizzazione dei rinvenimenti di resti di “ospiti freddi”, ha permesso di concentrare le ricerche sul campo alla ristretta zona compresa tra  le barre di meandro del fiume Po presso Spinadesco (CR) e la barra del fiume Adda a valle del ponte “Salvo D’Acquisto” (SS 234, “Codognese”). L’indagine eseguita, favorita anche dall’eccezionale livello di  magra raggiunto dal fiume Adda durante il periodo di luglio-agosto 2011, ha permesso il ritrovamento in alveo, di strati alternati  argilloso-limosi e torbosi, ritenuti la formazione geologica affiorante contenente l’abbondante associazione paleontologica che  si r

TARTARUGA VERDE

    Chelonia mydas Linnaeus, 1758, comunemente nota come Tartaruga verde, è una tartaruga marina della famiglia Cheloniidae . Si distingue dalle altre tartarughe marine per il carapace dotato di quattro paia di scuti costali, una sola placca prefrontale sulla testa, che è robusta, voluminosa ed arrotondata, la punta del becco corneo della mascella superiore non ricurvo ad uncino e gli scudi del carapace mai embricati.
Il maschio si distingue dalla femmina per la coda più robusta (più larga e lunga) e le unghie degli arti anteriori più lunghe.
La colorazione della corazza è bruno-olivastra, con striature e macchie gialle o marmorizzate. I giovani sono più uniformemente bruno-olivastri, con gli arti bordati di giallo. L'adulto è lungo fino a 140 cm. circa, per un peso che può raggiungere oltre i 300 kg. Il suo stile di vita è simile a quello della tartaruga comune ( Caretta caretta ), dalla quale differisce soprattutto per le imponenti migrazioni, anche di 2000 km, che a

SECONDA RECENSIONE

di Gilberto Polloni Sostiene Aristotele nelle Categorie che la scienza è il contrario dell’ignoranza, affermazione che lo Stagirita ribadisce con decisione anche in altri testi ma che non è poi così lapalissiana come potrebbe sembrare a prima vista. Viviamo in un’epoca dominata dalla comunicazione, nella quale l’informazione costituisce il ganglio centrale di ogni attività umana. Mai come oggi la massima confuciana in base alla quale pensare senza aver studiato è pericoloso sembra trovare quotidiano riscontro. Malgrado ciò siamo costretti a constatare che, contro ogni apparenza, il pensiero collettivo è conformato, nella società a capitalismo avanzato, più a luoghi comuni e ad approssimazioni di riletture teoriche che a precise consapevolezze scientifiche e culturali. Ciò determina un gap informativo che genera una diffusa anomia sociale, una sorta di disinteressato distacco da qualsiasi impegno che esuli dalle banalità lavorative, per rifugiarsi semmai in abborracciate

“FIGLI DEL TEMPO”

Così si intitola l'esposizione di Emiliano Troco ospitata fino al 2 di dicembre presso il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po. Non nascondo che avrei qualche problema nel definire con pochi aggettivi questa mostra che l’autore ha composto con ben cinquantacinque tele, esposte in poco più di venti metri. La sensazione che pervade il visitatore, all’ingresso nella stanza, è certamente quella di un vortice di colori, soggetti, natura, tecnologia, antropologia ed evoluzione capace di catturare ma anche stordire, confondendo facilmente le idee. I quadri sono caratterizzati da una forte variabilità di soggetti collegati da un esile filo conduttore che persone non esperte di storia naturale difficilmente riescono a percepire...  ...ma se si intraprende il percorso corretto, la comprensione illumina la mente come sanno fare i colori più brillanti della nebulosa del quadro centrale o dell’arcobaleno che introduce l’esposizione.   Troco è un grande art