L'edificio denominato Ex Ammasso del grano risale al
1939.
La sua costruzione fu oggetto di
numerosi dibattiti e contrasti, soprattutto perché c'era chi ne avrebbe
preferito l'edificazione nel comune di Cella Dati; alla fine, anche in
considerazione del forte quantitativo di frumento prodotto annualmente nella
zona di San Daniele Po, si optò per costruirlo nel comune rivierasco.
L’edificio è costituito da un
solo piano fuori terra di 1.131 mq, con un volume di 14.995 mc; il fabbricato
insiste su un'area di circa 5.800 mq. La struttura portante è ad archi
reticolari in calcestruzzo armato (con fondelli in laterizio) di forma
parabolica poggianti su fondazioni continue in cemento armato; i muri di
facciata sono in laterizio, con nervatura in cemento armato, per uno spessore
di circa 60 m.
All'interno, sul perimetro, per
un'altezza di 4 metri, sono eseguiti muri in calcestruzzo armato a sostegno
della spinta delle granaglie. In tempi più recenti fu costruita una
contro-parete interna con elementi in cemento armato prefabbricati, allo scopo
di creare una camera perimetrale di ventilazione tale da favorire l'essicamento
del grano. Il pavimento è dotato di cunicoli che consentivano l'insufflazione dell'aria
calda o fredda per il buon mantenimento delle granaglie depositate.
Sulla facciata principale (nord)
era presente una apertura (ora tamponata ma visibile per la presenza della
cornice in laterizio) che costituiva il punto d'ingresso del grano: i carri si
accostavano esternamente a tale apertura, su cui pare insistette una rampa, e
il grano veniva scaricato manualmente all'interno dell'edificio.
Attualmente, le aperture ai lati
est e ovest sono chiuse da saracinesche in elementi metallici a rotolo a
comando elettrico, protette da pensiline della sporgenza di 4 metri costituite
da mensole in cemento armato ancorate agli archi di copertura.
Il manto della copertura e delle
pensiline laterali e di facciata è in lastre ondulate di colore rosso, oggetto
di un recente intervento di manutenzione straordinaria con il quale sono state
eliminate le preesistenti lastre in fibra di amianto. L'edificio è dotato di
impianto elettrico per l'illuminazione interna e per la forza elettromotrice.
Attualmente, l'edificio, di
proprietà del Comune di San Daniele Po, è utilizzato come magazzino per il
ricovero di mezzi e di altri beni pubblici.
Esso si colloca nella nuova Piazza del Mercato, un'area ricavata dalla riqualifica delle pertinenze dell'edificio in oggetto e della Pesa pubblica.
Il piazzale, suddiviso in due
parti da una recinzione, era utilizzato in passato per il carico e lo scarico
delle granaglie, nonché per il transito dei mezzi con carichi da pesare.
L'area più a nord, adiacente alla
sede stradale provinciale, vedeva la collocazione della Pesa pubblica, struttura
costruita negli anni '50 in sostituzione di quella originale collocata
all'ingresso di via Cantone.
La Pesa pubblica venne utilizzata
da agricoltori, artigiani e piccole industrie del paese, e in particolare dal
prestigioso Acetificio Galletti, il più antico d'Italia, che ancora oggi è
inserito nel tessuto urbano di San Daniele Po a nord est della nuova Piazza.
La riqualificazione dell'intera
area e dell'Ex Ammasso del grano è frutto di un intervento di manutenzione
straordinaria realizzato a stralci dal Comune di San Daniele Po nel corso degli
anni 2009-2018.
Il piccolo edificio al centro della Piazza è l'ex cabina di manovra della Pesa Pubblica e la sua riqualificazione è avvenuta grazie al contributo di esercenti e imprenditori di San Daniele Po.
Il piccolo edificio al centro della Piazza è l'ex cabina di manovra della Pesa Pubblica e la sua riqualificazione è avvenuta grazie al contributo di esercenti e imprenditori di San Daniele Po.
Nuova Piazza del Mercato di San Daniele Po
(Foto di Mancio Manciovis)
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