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WUNDERKAMMER BOX: "L'ambiente litoraneo presso il delta del Po"


Wunderkammer box, raccolta selezionata di testimonianze materiali quale sintesi descrittiva estrema di un ambiente, in questo caso il litorale deltizio adriatico.
La scatola, realizzata con legno di recupero anticato a fiamma, è costituita da 14 caselle disposte secondo una simmetria bilaterale. Nel corso di circa un paio di anni di osservazione, studio e raccolta di reperti si è provato a riassumere e descrivere materialmente l'ambiente litoraneo romagnolo, un mare spesso lagunare, con spiagge soggette ad erosione e ripascimento, coltivato a mitili, vongole e ostriche e intensamente sfruttato con la pesca.
Le specie che si ritrovano spiaggiate sono costituite da vertebrati ed invertebrati marini, autoctoni ed alloctoni oltre che da resti di vertebrati e invertebrati continentali, anch'essi locali o esotici, terresti o dulciacquicoli. Questi resti continentali raggiungono le spiagge grazie al trasporto fluviale del Po e del Reno.
Le acque eutrofiche del Po fertilizzano così un mare che riversa sulle spiagge l'abbondante diversità specifica delle proprie forme viventi di cui la scatola propone estrema sintesi. 
Nella prima casella sono contenuti due ossi di seppia con evidenti segni di predazione di delfino, a testimonianza della presenza anche di grandi predatori come i cetacei. Cirripedi di differenti specie su differenti substrati si accompagnano ad incrostazioni di serpulidi, a ostriche eduli ed alloctone capaci di crescere incrostando anche conchiglie di Pecten jacobeus come nella casella in basso a sinistra. Al centro della scatola ossa di Tartaruga marina Caretta caretta abbondantissima in questo mare. Sotto di essa un carapace con chela del grande granchio reale (o Blu) tipico delle coste atlantiche americane e oggi divenuto stanziale in Adriatico grazie all'immissione accidentale di larve da parte delle navi mercantili in transito nei vicini porti. Alla stregua del granchio blu anche il grande gasteropode Rapana venosa originario del Mar del Giappone e oggi presente sulle tavole dei ristoranti romagnoli.
Nella scatola sono stati volutamente inseriti un cranio di nutria, specie altamente invasiva presente fin sul delta, la base del cranio di un grande pesce siluro, molto abbondante nel Po, un cranio di Canis fossilizzato in ambiente anossico (lente argillosa ricca di sostanza organica) ed un ciottolo di limo fluviale proveniente da un paleoalveo eroso dal mare, poi arrotondato e ricoperto di conchiglie dal moto ondoso. Conchiglie di buccini, murici e patelle sono presenti in differenti colorazioni, spesso anneriti dalla permanenza in strati limosi ricchi di vegetali in decomposizione. Queste conchiglie nere sono testimoni del ripascimento delle spiagge, essendo scavate al largo in sedimenti antichi e riportate sulle spiagge con abbondante sedimenti sabbioso limoso.
Una grossa esca artificiale infine sormonta due grosse vertebre, probabilmente di tonno, a testimonianza della pesca turistica e "sportiva" molto presente.
Un ammasso di cirripedi incrostanti una scoria ferrosa ci ricorda quanto gli organismi marini riescano a sfruttare ai propri fini anche elementi inquinanti di industrie civili e militari presenti in zona.
Straordinario è stato osservare quanto un frammento osseo di pesce siluro, ricco di anfratti e microcavità, possa essere diventato substrato colonizzato da cirripedi, vermi policheti e piccoli bivalvi ancorati mediante bisso.
Il Mare Adriatico, ricco golfo del Mediterraneo, è uno scrigno di sorprese pronto ad aprirsi ad ogni naturalista a passeggio sulle sue rive.

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