Scultura lignea di circa 15 cm di altezza. L’assenza di
patina superficiale e la presenza di fibre di legno libere su alcune parti
della superficie testimoniano una fattura recente, non antica.
Lo stile di
realizzazione è molto simile a quello tipico delle sculture africane, ricorda i
Lobi per esempio. La figurina, femminile, è stata finemente scolpita con dettagli (denti, lingua, unghie e sesso femminile) in un ramo
biforcato, di un legno con anelli di accrescimento annuale evidenti, a
testimonianza di un’essenza sottoposta a marcata crescita stagionale.
Incuriosisce la simbologia della mano destra col pollice
stretto tra indice e medio, gesto che deriva dal termine volgare fica, in virtù
della simbologia e similitudine che la mano in questa posizione assume con
organo genitale femminile. Esso rappresenta in modo figurativo l'atto di penetrazione
dell'uomo nei confronti della donna; il gesto equivaleva al dito medio.
Altra interpretazione suggerisce un un gesto apotropaico di
ostensione del genitale femminile, come affermazione di potere personale
rappresentando proprio il clitoride sporgente dalle grandi labbra.
Tale simbologia è d’ampio uso in Brasile, dove “la fica”,
originariamente un amuleto italiano, chiamato “Mano Fica”, fu usato dagli
Etruschi in epoca romana. Mano significa mano e Fico o Figa è la
rappresentazione dei genitali maschili, principalmente del pene, ed era
associato con fertilità ed erotismo. In
Italia, questo segno, noto come "rimanere" o "far le
fiche", a causa della sua somiglianza con il clitoride, è stato un gesto
comune e molto rozzo nei secoli passati, simile al dito medio. In Turchia, questo segno, noto come "nah", è un
gesto molto noto e altamente offensivo.
In Russia il simbolo, noto come "фиг тебе"
(pronunciato "fik tibie") o "фиг [тебе] с маслом"
(pronunciato "fik [tibie] s maslam"), è un gesto molto offensivo e
usato negare qualcosa a qualcuno, ridere di qualcuno che non ha ottenuto ciò
che voleva o mostrare a qualcuno che non otterrà nulla. Nei paesi di lingua
inglese, come gli Stati Uniti e altri, come il Portogallo, è un gioco da
ragazzi in cui è simulato strappare il naso di un bambino dalla sua faccia.
In Brasile e Portogallo, questo segno simboleggia gli auguri
di buona fortuna. In questi paesi è anche usato come amuleto contro “l’occhio grasso”
(olho gordo) nella convinzione che l'osceno distrae il male. Sembrerebbe anche legato
alla religione del candomble', umbanda, macumba.
L’aspetto della statuetta tipicamente africano, il simbolo
in uso diffuso in Brasile, il ghigno dell’espressione presente in alcune
sculture rappresentanti gli schiavi africani in Brasile, suggerirebbero la
provenienza della scultura proprio da questo luogo e riferita al contento della
schiavitù afro americana oltre che religioso.
Da un’indagine svolta per ora solo mediante documenti e
immagini raccolti in rete, questo tipo di scultura parrebbe piuttosto rara,
priva di analoghi rinvenuti. Molto comune è invece il solo braccio con mano e
pollice tra indice e medio quale amuleto brasiliano portafortuna.
Estremamente utile sarebbe l’identificazione dell’essenza
legnosa impiegata per la realizzazione della scultura. La sua distribuzione geografica corrisponderebbe alla provenienza del manufatto.
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